Speciale Pasqua 2023:La storia dietro la nascita di "Earth Song"
Earth Song": il Capolavoro per eccellenza nel repertorio di Michael Jackson, quello con la C maiuscola.
Un appello accorato in favore del pianeta Terra e dei suoi abitanti, soprattutto i più sofferenti e vulnerabili.
Uno dei più audaci e più intensi inni di protesta che siano mai stati composti nel panorama musicale internazionale, e che giustamente il Re del Pop aveva a cuore come una delle sue creazioni più importanti: intendeva riservarla perfino come momento clou del "This Is It", ed è stato l'ultimo pezzo che ha provato prima della sua tragica scomparsa.
Riduttivo, definirla semplicemente una "canzone".
Ebbene... nonostante "Earth Song" sia arrivata sul mercato discografico soltanto nel giugno del 1995 con l'album "HIStory: Past, Present and Future - Book I", e poi pubblicata come singolo il 27 novembre dello stesso anno (USA esclusi), il momento iniziale della sua ispirazione creativa va fatto risalire molto più indietro, e precisamente alla vigilia dell'unica memorabile tappa del "Bad World Tour" in terra austriaca: il concerto sold-out al Prater Stadium di Vienna del 2 giugno 1988.
Ce lo racconta Joseph Vogel, in un emozionante passaggio del suo "Earth Song: Inside Michael Jackson's Magnum Opus" (2011).
«Michael Jackson era nella sua stanza d'albergo da solo, meditando. E nel bel mezzo della seconda leg del suo "Bad World Tour", un'estenuante tournée di 123 concerti spettacolari, durata quasi due anni. Il tour sarebbe diventato il più grande campione d'incassi e la serie di concerti più frequentati nella storia. [...]
Ora lui era a Vienna, in Austria, la capitale musicale del mondo occidentale. È qui che sono stati composti la brillante "Sinfonia n. 25" e l'inquietante "Requiem" di Mozart; è qui che Beethoven ha studiato con Haydn e ha suonato la sua prima Sinfonia. Ed è qui, all'Hotel Marriott di Vienna, che è nata la 'Magnum Opus' di Michael Jackson, "Earth Song", il 1º Giugno 1988.
l brano di sei minuti e mezzo che è andato costruendosi nel corso dei sette anni successivi era completamente diverso da qualsiasi cosa ascoltata prima d'allora nella musica pop.
Gli inni e le canzoni sociali di protesta avevano fatto parte per lungo tempo di un solido patrimonio culturale. Ma nessuna fra loro assomigliava a questa.
"Earth Song" è stata un qualcosa di più epico, drammatico e primordiale. Le sue radici sono più profonde, la sua visione è stata più lungimirante. Era un lamento strappato dalle pagine di Giobbe e Geremia, una profezia apocalittica che ricorda le opere di Blake, Yeats ed Eliot.
Esprime musicalmente quello che l'abile protesta estetica di Picasso ha trasportato nell'arte di "Guernica". Nell'ambito delle sue scene vorticose di distruzione e sofferenza, ci sono voci, grida, pianti, suppliche, che urlano il bisogno di essere ascoltati ("Che ne è di noi?").
"Earth Song" sarebbe diventata l'antifona ambientale di maggior successo mai registrata nella storia, arrivando ai vertici delle classifiche in oltre 15 Paesi e vendendo oltre 5 milioni di copie». [...]
Jackson ricorda il momento preciso in cui è affiorata la melodia. Era la sua seconda notte a Vienna:Fuori dal suo albergo, oltre 'Ring Strasse Boulevard' e il tentacolare 'Stadtpark', poteva vedere i Musei maestosamente illuminati, le Cattedrali e i teatri d'opera. Si ritrovava immerso in un mondo di cultura e di privilegio, lontano dalla sua casa d'infanzia a Gary, nell'Indiana.
Jackson soggiornava in una serie di spaziose suite attigue, con grandi finestre ed una vista mozzafiato. Eppure, nonostante l'opulenza che lo circondava, mentalmente ed emotivamente era da qualche altra parte.
Non era mera solitudine (anche se sicuramente si sentiva così). Era qualcosa di più profondo: una disperazione opprimente sulla condizione del mondo. [...]
Nel 1988, Jackson avrebbe certamente avuto motivo di essere egocentrico. Era la persona più famosa del pianeta.
Ovunque viaggiasse, creava isterismo di massa. [...]
Tuttavia, mentre Jackson - per certi aspetti - godeva dell'attenzione ricevuta, sentiva anche una profonda responsabilità nel modo in cui usare la propria celebrità, ancor più che la fama e la fortuna. [...]
"Dopo aver visto le cose che ho potuto osservare viaggiando in tutto il mondo, non sarebbe stato onesto verso me stesso e verso il mondo distoglierne lo sguardo", ha spiegato». [...]
Nel 1988, aveva sicuramente delle ottime ragioni per preoccuparsi.
Le notizie si leggevano come i capitoli delle Sacre Scritture antiche: ci furono ondate di calore e siccità, grandi incendi e forti terremoti, genocidi e carestie. In Terra Santa si intensificava la violenza, mentre le foreste in Amazzonia erano devastate, e poi immondizia, petrolio e liquami cosparsi sulle coste.
Nel 1988 la rivista 'Time', invece di celebrare il personaggio dell'anno, dedica la sua storica copertina alla "Terra in via d'estinzione". D'un tratto, si è compreso che in tanti stavano letteralmente distruggendo la nostra dimora.
La maggior parte delle persone, però, legge con indifferenza o guarda le notizie passivamente. Esse diventano insensibili alle immagini e ai fatti sconvolgenti, proiettati sullo schermo.
Eppure, spesso tali storie hanno toccato Jackson fino alle lacrime. Lui le interiorizzava, e sentiva il dolore fisico. [...]
"[Per l'uomo medio]", ha spiegato, "si tratta di vedere i problemi 'là fuori' da risolvere… Invece io non penso in quello stesso modo: questi problemi non sono 'là fuori', in realtà. Io li sento dentro di me.
Un bambino che piange in Etiopia, un gabbiano che lotta pateticamente in una chiazza di petrolio, un soldato adolescente che trema di terrore quando sente gli aerei volare in alto sul suo capo....
Queste cose non stanno forse accadendo anche in me, quando li vedo e sento parlare di loro?".
Una volta, durante una prova di danza, dovette fermarsi perché l'immagine di un delfino intrappolato in una rete lo aveva turbato emotivamente.
"Nel modo in cui il corpo dell'animale era aggrovigliato nelle corde", spiegò, "si poteva leggere tanta agonia. I suoi occhi erano vuoti, eppure c'era ancora quel sorriso, che i delfini non perdono mai… Così io ero là, nel bel mezzo della prova, e ho pensato: 'Stanno uccidendo una danza!'"».
Gran parte di questo dolore e di questa disperazione fluiva nell'animo di Jackson mentre si trovava nella sua stanza d'albergo, meditando. Poi, improvvisamente, "cadde nel [suo] grembo" "Earth Song". Una canzone interpretata dalla sua prospettiva, la sua voce. Un lamento, ed una supplica.
Il coro arrivò per primo... un grido muto.
Afferrò il suo apparecchio audio, e realizzò la registrazione.
Aaaaaaaaah... Oooooooooh...
Gli accordi erano semplici, ma poderosi: da un la bemolle minore ad una triade di do diesis; da un la bemolle con settima minore ad una triade di do diesis; poi, modulando a salire, da un si bemolle minore ad una triade di mi bemolle.
"Questo è tutto!", pensò Jackson.
Poi affinò l'introduzione, e alcuni versi.
Visualizzò tutto nella sua testa, e quindi creò quella che sarebbe diventata la più grande canzone che avesse mai composto…».
Il giorno dopo quella primissima ispirazione di "Earth Song", Michael incantò con il suo strepitoso concerto i 55.000 spettatori entusiasti del Prater Stadium, mentre un articolo AP titolava: "130 fan sono svenuti durante lo show di Jackson".
Ma nel suo cuore brillava già la luce di quel Capolavoro che, con la sua straordinaria contaminazione di pop, rock, lirica, gospel e blues, lo avrebbe consegnato all'immortalità come l'artefice di uno degli inni di protesta ambientalista più solenni e più amati in assoluto nell'intera storia della musica.
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Buona Pasqua a tutti con questo post.Una delle mie preferite in assoluto.
RispondiEliminaPs zietta il video finale è per te!
Fabio, grazie per questo regalo. Tu sai che io adoooooro questi due minuti di MJ che chiude il Royal Concert: è uno dei miei/suoi vid preferiti, e l'avrei scritto nell'elenco che avevo cominciato ma che non sono riuscita a finire perchè ogni comm su quell'argomento va perduto. Anche quella sera come la sera di Motown 25 Michael esprimeva un'intensità speciale, forse era lui stesso profondamente scosso da una passione che proprio per questo riuscì a comunicare così violentemente.
RispondiEliminaIo penso di aver capito a cosa si riferivano le ultime parole che cantò e che non facevano parte del testo di Earth Song:
"Tell me why about it....you're gone, you're gone, you're gone"
Forse le aveva prese dalle profondità del suo nuovo dolore.
"Tell me what about it"si era capito.Invece a me sembra che dica più "Job gone"che "You're gone".A proposito del Royal Concert,quanti errori della band e dei tecnici,chissà dopo il Jackson quante gliene avrà dette..
EliminaSe ti va riascolta con attenzione e impegno quelle poche parole, e poi ne riparliamo.
EliminaAh, quindi dice "tell me what about it", si, mi torna, ma "Job gone" non mi torna per nulla anche se nei due secondi tra 1.06 e 1.07 brontola qualcosa di incomprensibile lontano dal microfono, però quando ricomincia dice "You're gone", e non credo che si rivolgesse al lavoro... Fabio, ripensaci! qui il poliglotta sei te, ma penso che il problema resterà insoluto come quello del cartello contro la Sony.
EliminaAl minuto 1.06 sembra che dica"Too much a reason".
EliminaDopo lunghe e sofferte ricerche, ho trovato la trad. in italiano della frase al min.1.06: pare che dica "What is the reason".
EliminaTi torna? secondo me è giusta, ma qui il poliglotta sei tu.
Si,torna anche a me.
EliminaE poi lasciatemi dire quanto era bello in là con gli anni, sconvolto dal caldo, sudato, senza trucco, con i capelli arruffati e quella camicia bianca e rossa... Al Motown 25 era la bellezza della gioventù (la bellezza dell'asino), qui invece era bellezza che emanava dagli occhi, era un'aura potente, era avvenenza, fascino, incanto, grazia, estrema sed....BASTA! quando comincio non mi fermo più.
RispondiEliminaPulcherrimo Michael!
(Michael! te l'aveva mai detto nessuno "pulcherrimo?")
Zietta che significa "Pulcherrimo"?
EliminaDal latino pulcherrimo: sup assoluto di pulcher che significa bello, quindi pulcherrimo= bellissimo che più bello non si può
EliminaE' vero: Earth Song è di sicuro una delle sue canzoni più belle, forse la più bella, non so.Voghel la chiama Magnum Opus... pensa che io credevo che la sua Magnum Opus fosse Get on the floor!
RispondiEliminaLa cosa che più mi ha colpito nel post qui sopra è la descrizione che MJ fa del suo coinvolgimento emotivo per i mali del mondo e per gli abissi di dolore che da sempre accompagnano le creature viventi, ma un coinvolgimento così profondo e così vivo, che di sicuro è indice di grande bontà e di senso di responsabilità, è anche la via più breve e sicura per la depressione. La signora Katherine diceva che Michael fin da piccolo era profondamente coinvolto quando vedeva certe cose in tv e diceva che da grande avrebbe voluto fare qualcosa per cambiarle. Io non so quanti bambini si rendano conto del male che hanno intorno, ma questa grande sensibilità in età infantile non è certo il viatico per una vita mediamente serena. No, è una partenza con handicap.
Io invece avrei detto "Billie Jean"come Magnus Opus!
EliminaSi? ma il mio riferimento a Get on the floor come Magnus Opus era un tantinello ironico, anche se io amo quella canzone al di sopra d'ogni ironia.
EliminaA proposito della bellezza di MJ in quei anni:
RispondiEliminahttps://www.pinterest.it/pin/350436414725889029/
Si, quel sorriso mi ricorda qualcuno ma chi è questo signore dai capelli lisci?
EliminaMi è familiare !
EliminaAnche a te? si, non è una faccia nuova ma non riesco a relazionarla correttamente. My memory is gone.
EliminaPiù tardi risponderò a tutte le cose rimaste in sospeso sul post precedente a questo. Hee-hee!!!
RispondiEliminaFabio, appena hai un po' di tempo vai su onmjfootsteps, dove l'ultimo post di Rachel m'ha fatto girare i c. come trottole, ma alla fine c'è un video-messaggio di Michael che è una cosa meravigliosa (meraviglioso Michael, non il messaggio).
RispondiEliminahttps://onmjfootsteps.com/2023/4/10/le-message-de-michael-jackson-pour-brooke-shields/
La fregami-piano n.1 è tornata alla carica.
Grazie per il link.Il sito devo dire è molto carino.Ho letto tutto l'articolo ,alcune dichiarazioni le conoscebo già.Jermaine invece nel suo libro afferma che Mj era fidanzato con Brooke nel periodo del Dangerous Tour.A proposito:te pareva che il jackson non attaccasse foto di Brooke sul suo specchio!Ma era una fissa allora...
EliminaNon so perchè, ma io tendo a non credere a ciò che si scrive di lui sui libri: secondo me anche Moonwalk non è proprio una sfilza di verità inconfutabili e alla fine è giusto così. Perchè questi personaggi famosi scrivono le loro autobiografie? Per far soldi, per sfruttare un momento di grande popolarità, ma non aspettiamoci delle sedute psicanalitiche...
EliminaFabio, se tu scrivessi un'autobiografia, quale sarebbe, grosso modo, la percentuale di verità che racconteresti?
Io penso che le foto di Brooke Shields siano state attaccate al muro e allo specchio di ogni maschio deambulante sulla terra, almeno negli anni 80: lei era di una bellezza...
EliminaPerò Michael aveva riservato il posto d'onore al suo amore di una vita, la divina Ross, che troneggiava nel suo bagno personale in Hayvenhurst
Michael? il Nostro è di nuovo sconnesso: o fai qualcosa te oppure andrò io a Trevignano a chiedere il miracolo, tanto ne approfitto per farmi una scorpacciata di gnocchi fatti in casa.
RispondiEliminaHahahaha
EliminaL'Amministratoredelegato non può rispondere perchè non ha internet, ma vedo che ha trovato il modo di pubblicare i commenti.
RispondiEliminaUn bel passo avanti. Michael, siamo soli...
Michael. Scusa se approfitto del tuo blog per dedicare una song a tutti i soldati che combattono la guerra a due passi da qui, e anche ai soldati che combattono guerre lontane di cui noi non sappiamo nulla, e anche ai civili vittime collaterali, e anche alle povere madri che vedono i figli tornare nelle bare, alle quali noi tutti dobbiamo chiedere un perdono che non ci verrà concesso.
RispondiEliminaE anche a noi, fortunati, che riusciamo a vivere tranquilli in questa marea di dolore e ingiustizie.
Dire Straits - Brothers in arms.
Eccomi qua,approfitto di un improvvisa comparsa del wi-fi.
EliminaBella la canzone dei Dire Straits.Io ricambio con :
Peter Gabriel-Games without frontiers.