45 anni da "Off the Wall"

Il 10 Agosto 1979, il mitico album Off The Wall di Michael Jackson veniva ufficialmente pubblicato. Quinto lavoro da solista del Re del Pop (nonché il primo rilasciato con l'etichetta Epic Records), Off The Wall segnò l'inizio del fortunatissimo sodalizio con il produttore Quincy Jones, conosciuto l'anno precedente sul set del film-musical The Wiz, e col quale avrebbe dato alla luce altri due leggendari capolavori: Thriller (1982) e Bad (1987). DON'T STOP 'TIL YOU GET ENOUGH 🎧 A soli vent'anni, Michael Jackson scrive, compone e co-produce la propria dichiarazione d'indipendenza: oltre sei minuti di perfezione Funk-Disco, corredata da memorabili virate Jazz e Pop. I suoi virtuosi arrangiamenti, i pesanti archi e un falsetto da antologia consacrano Don't Stop 'Til You Get Enough a classico senza tempo, capace di trascendere l'ormai morente Disco Music di quegli anni. 🎧 ROCK WITH YOU 🎧 Il suo attacco di batteria, uno dei più iconici e identificabili che la storia della musica ricordi, introduce un mix perfetto tra Soul e Disco. Rock With You non è solo una canzone, ma un vero e proprio testamento musicale su come l'R&B contemporaneo debba suonare. 🎧 WORKING DAY AND NIGHT 🎧 Draconianamente, uno dei pezzi più forti dell'album. Michael si dimostra ancora una volta un songwriter, produttore e compositore di prim'ordine, mostrando le potenzialità che di lì a breve lo avrebbero consacrato come l'indiscusso Re del Pop. La sapiente miscela di Funk, R&B e Pop fanno di questa traccia un tripudio alla ritmica tribale: sincopata, frenetica, intossicante, musicalmente strutturata in maniera magistrale. 🎧 GET ON THE FLOOR 🎧 Terza canzone made by Michael Jackson, stavolta in collaborazione con uno dei più grandi bassisti mai vissuti, Louis Johnson. Il suo giro di basso e la tecnica dello Slapping rappresentano ancora oggi il Sacro Graal di ogni cultore di questo strumento musicale. Get On The Floor ripropone la Disco Music anni '70 nella sua forma più alta, con un intermezzo ipnotico, sincopato, che pionieristicamente strizza l'occhio alla futura musica elettronica da discoteca. 🎧 OFF THE WALL 🎧 La title-track dell'album offre una musicalità vivace, energica, poliedrica che, grazie a campionamenti molto ricercati e arrangiamenti sopraffini, diviene una sorta di visionaria esplosione di colori, dipinti da giganti del settore come George Duke, Greg Phillinganes e Louis Johnson. Trombe e sassofoni arricchiscono il pezzo con superba enfasi. La voce di Michael permea il pezzo fino a raggiungere tonalità che sembrano formare un proprio coro. Sbalorditivo. 🎧 GIRLFRIEND 🎧 Decisamente il punto meno memorabile dell'album. Se Paul McCartney aveva deliziato intere generazioni con capolavori di pregevole caratura, la sua caduta di stile qui è parallelamente verticale. La prestazione canora di Jackson, tuttavia, alza l'asticella sulla sufficienza. 🎧 SHE'S OUT OF MY LIFE 🎧 Inizialmente Tom Bahler, autore del testo, pretendeva che fosse un «più esperto» Frank Sinatra a cantarla, il quale si era già detto d'accordo. Ma Quincy Jones si oppose fermamente e lo convinse a cederla a Jackson. L'esecuzione vocale di questa ballata è un connubio struggente di maestria e sentita sofferenza, il cui apice viene raggiunto dalla voce di Michael, alla fine del brano, letteralmente rotta dal dolore. Col senno di poi, mai scelta fu più azzeccata. 🎧 I CAN'T HELP IT 🎧 Stevie Wonder la scrisse durante la sessione per il suo album Songs in the Key of Life. Quincy Jones rimase estasiato dalla soffice venatura Jazz del pezzo e insistette affinché fosse inclusa in Off The Wall. E così fu. Michael Jackson la canta armoniosamente, con voce vellutata, calda, distaccandosi dalla sua tipica vocalità e pausalità. Come se, subconsciamente, volesse attenersi al tipico stile di Wonder. Esperimento riuscitissimo. 🎧 IT'S THE FALLING IN LOVE 🎧 Altro punto non propriamente eccelso dell'album. Ad impreziosirlo, la supervisione dei sintetizzatori di Steve Porcaro, membro dei Toto, e un'ottima esecuzione vocale in duetto con Patti Austin, che fanno riacquisire al brano qualche punticino in più rispetto a Girlfriend. 🎧 BURN THIS DISCO OUT 🎧 Coraggiosamente, questo brano dal tipico cliché Disco-Funk sfida la fine ingloriosa della Disco Music, dettata dal movimento denominato Disco Sucks, ponendo un categorico punto esclamativo: «La Disco Music non fa schifo!». Resa ritmica, coinvolgente ed energica dagli strumenti a fiato con virate Jazz, dalle decise slappate del basso di Louis Johnson e da un Michael Jackson che incita il DJ a non fermare la musica, Burn This Disco Out fa venir voglia di rimettere Off The Wall dall'inizio e riascoltarlo ancora una volta. Ad occhi chiusi, immersi nelle luci e nei colori di una pista da ballo anni '70. Tutto d'un fiato. In definitiva, con le sue oltre 25 milioni di copie vendute ad oggi, Off The Wall può essere considerato il disco che «ha inventato il pop moderno così come lo conosciamo» (Rob Sheffield, 2009). Un capolavoro che cattura l'euforia e l'energia, i desideri nascosti e le gioie appassionate di quel periodo giovanile in cui tutto sembra possibile. L'espressione più pura e autentica del genio di Michael Jackson.