Michael Jackson: doveva morire perché credessimo in lui? - Who's bad? (chi è il cattivo?)

(Da un articolo del 2013). Quattro anni dopo aver sconvolto il mondo con la sua ultima mossa, una morte spettacolare (per quanto sembri cinico), sia la stampa sia noi stessi, le sue docili orde, sembriamo aver iniziato ad ammettere un minimo dubbio. Le cascate del Niagara del ridicolo e delle calunnie con le quali il genio musicale ha trascorso la sua breve presenza con noi finalmente si stanno diradando, rivelando la verità universalmente riconosciuta: perché noi credessimo in lui doveva morire. Lui non trionferà a nostre spese per il fatto che la sua arte sopravviverà a tutti noi, che non è una congettura perché la sua eredità artistica ha dimostrato che non c'è senza dubbio nessun altro nell'arte moderna che abbia avuto lo stesso peso, volume e grandezza di essenza umanitaria. Vulnerabilità, sensibilità elevata della natura umana, ingenuità, agitazione, debolezza, dolore, speranza, disperazione e ricerca della forza per sopportare tutto questo divennero la sua dimora artistica dopo che la scala mai vista di popolarità, il non perdonargli la spontaneità infantile e l'incoscienza della natura predatoria dei media, avevano imprigionato un 24enne Michael Jackson in un'atrocità senza precedenti di bullismo mediatico e disprezzo pubblico, mortalmente incollato al primo, per il resto della sua vita. Ecco la domanda: che tipo di musica, spettacoli, canzoni, film, filantropia, ospedali, parchi e chissà cos'altro avremmo posseduto se il mondo fosse stato disposto a pagare di più per la copertura mediatica meritata dell'arte di Michael Jackson piuttosto che per la sua presentazione come un mostro e uno show? Un'altra: la carriera di chi altro sarebbe sopravvissuta alla persecuzione fanatica durata 26 anni, che ha affrontato così ingenuamente confidando che la sua visione del mondo, non importa quanto singolare se di natura buona, comunicata attraverso i suoi testi messi a nudo o le sue confessioni televisive, sarebbe stata sentita? Come spiega uno dei paparazzi, Ben Evenstad: "Era l'unica celebrità che, se eri abbastanza devoto, ti avrebbe lasciato entrare in casa sua. Pensi che qualcuno potrebbe andare a casa di Bruce Willis e dire: 'I love you, I love you' e lui lo farebbe entrare? Chiamerebbe la polizia. Questo è ciò che tutti loro avrebbero fatto. Tutti tranne Michael. Se dicevi 'I love you, I love you' a Michael Jackson lui avrebbe dato per scontato che intendevi che lo amavi e ti avrebbe fatto entrare". Perché solo ora, guardando di nuovo l'intervista con Barbara Walters, non è Michael Jackson ma l'intervistatrice che sembra assurda nell'abbigliamento enfaticamente formale - abito grigio, taglio di capelli corto, apparentemente destinato a sottolineare la perversità del suo soggetto - quando chiede, piuttosto afferma, che non è forse il suo aspetto "estremo" che provoca il ridicolo nella stampa? Vuole che lui si vesta come lei, si comporti come lei, la pensi come lei? Abito grigio, taglio corto? Chi intervisterebbe poi, per indici di ascolto del genere? Se stessa? Lady Gaga, un'artista di talento e promettente, sembra adottare la "tecnica" di attirare i media, ma con una cintura di sicurezza: appare davanti alla stampa e sul palco - beh, tutti sanno come - fa quello che deve fare e torna alla normalità, è molto pratica, calcolatrice e cauta su dove, come e cosa dire, fare e indossare, ammirabilmente, distrattamente fredda, gestendo abilmente la sua carriera - la cosa che Michael Jackson avrebbe trovato impensabile - simulando sul palco o viceversa. Michael Jackson era l'incarnazione della sua arte, questa è stata la cosa che gli ha dato il suo immenso potere, e la riluttanza ad essere disonesto fuori scena è probabilmente ciò che lo ha ucciso. È improbabile, se ora stesse guardando indietro al dolore che ha passato e avesse la possibilità di vivere ancora una volta la sua vita, che si sottometterebbe a quella che è stata la richiesta del pubblico e la sua repulsione. Era eccentrico sul palco e nella vita, e se fosse stato uno che indossava completi grigi nella vita sarebbe stato in completo grigio anche sul palco. Soprattutto credeva che non ci fosse nulla da nascondere a causa della sua natura inoffensiva, e questi personaggi, piuttosto rari, di solito tendono a credere in una risposta simmetrica, non importa quanti danni il risultato più comune produce. Perché credere altrimenti lo avrebbe rovinato. "Quando vivi la tua vita di fronte a 100 milioni di persone fin dall'età di 5 anni sei automaticamente diverso". E lui era diverso. Ma i suggerimenti della gente intorno non lo erano. Forse la più triste fra tutte le cose che sono successe a Michael Jackson è che il mondo si sofferma ancora sulla questione: era un filantropo dolce, educato, sensibile e di buon senso, con una voce calma e quasi infantile, un cuore enorme e, a differenza della maggior parte di noi, gli occhi spalancati verso il mondo del non privilegiato, o un cattivo potente la cui passione vera era sporca come i segreti di quel prete infame? Curiosamente questa morte ha rovinato la vita ad alcuni paparazzi che erano soliti indulgere in lucrativi saccheggi intorno alla vita del più grande, non importa quanto fragile o inattivo fosse il Re. Ben Evenstad dice: "Questo è ciò che mi ha colpito a metà della notte (della morte di Michael Jackson): cosa faccio ora? Vado dietro al f...to Zac Efron?" Nell'ultima fase del dolore fisico e psichico e della disperazione, pur schiacciato da un debito insormontabile, emaciato, che avrebbe dovuto essere stato dimenticato 10 anni prima, solo un guscio di un essere umano, il Re era la gemma di un'altra classe per i media rispetto alle star di oggi nella loro moda. Tra i tanti tradimenti da parte di coloro che hanno vissuto con i suoi soldi, un altro, l'ultimo, almeno non farà di nuovo sanguinare il cuore di Michael Jackson. I paparazzi erano stupefatti che le guardie del corpo, che di solito catturavano ogni loro mossa, quando hanno circondato l'ambulanza che ha preso il corpo senza vita del loro salvatore da casa sua, hanno solo mormorato alla vista della loro attrezzatura di ripresa: "Per favore ragazzi, non fatelo", permettendo loro di scattare attraverso il finestrino dell'ambulanza quella foto (falsa)del Re morente pagata un milione di dollari. Per quanto sembri inconcepibile abbiamo messo insieme una matrice della vita di Michael Jackson in azione: i suoi atti contro quelli che il mondo ha fatto a lui. (https://michaeljacksongold.forumfree.it/?t=67407485)

35 commenti:

  1. Articolo super interessante!
    Sicuramente piacerà molto alla zietta.

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  2. Oddio!!!! ho dato una scorsa veloce alla siloca qui sopra ma penso che la mia risposta sarà distribuita in più commenti, la mia mattinata è stata piuttosto impegnativa su più fronti, ma verso le sei del pomeriggio avrò di sicuro qualcosa da dire...

    E' morto Gorbaciov: aveva 91 anni, ma certi uomini non dovrebbero morire mai perchè la loro morte ci lascia soli, poveri esseri umani piegati dal potere economico e mafioso.
    Se c'è un dio, che Dio t'abbia in gloria Michail Gorbacev.

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  3. La prima cosa che mi strappa un commento è il confronto con Lady Gaga, definita (non so da chi) "molto pratica, calcolatrice e cauta", e lei è così, ci riesce, anche se dobbiamo dire che per quanto popolare sia, per quanto successo abbia raggiunto, non è arrivata dove è arrivato Michael! Un esempio più calzante potrebbe essere Madonna che ha vissuto lo stesso periodo di MJ, e ha avuto un successo quasi uguale al suo, un successo come solo allora si poteva raggiungere, eppure eccola lì: l'unico suo cruccio è che non vuole invecchiare quindi è invecchiata male.
    Michael ha molto e poco in comune con LadyGaga e Madonna: lui non era solo un personaggio legato alla sua arte, lui era un personaggio assoluto come Elvis, e come Elvis non è riuscito a separare nettamente la sua vita privata dal suo mestiere. Tra l'altro Elvis ha avuto un'infanzia da bambino molto amato e una vita normale fino ai 18 anni, e anche dopo il successo travolgente si è trovato una moglie, ha avuto una figlia e avrebbe potuto condurre una vita privata discreta, ma purtroppo anche lui era vittima del "personaggio assoluto" che non si rassegna a vivere come gli altri esseri umani perchè non SA non PUO' e forse non VUOLE farlo.
    E Michael, oltre ad essere un personaggio assoluto ha avuto una vita incasinata al massimo fin dalla tenerissima età, e dopo il successo di Thriller, il suo "personaggio" è cresciuto a dismisura e ha finito per incapsulare e soffocare la sua persona, ha fagocitato le briciole della sua individualità, le poche che erano rimaste dopo i Jackson 5 e i Jacksons.
    Quando poi tutto stava per finire si è ritrovato solo, svuotato e rannicchiato dentro le spoglie del personaggio che era diventato, un personaggio pesantissimo e malato che nonostante la sua scomparsa dalle scene attirava ancora orde di parassiti e divoratori di cadaveri. Michael si era ritrovato a volare senza paracadute e prima della sua morte improvvisa e ampiamente prevista, ha vissuto coscientemente e drammaticamente la caduta libera dei suoi ultimi 10/15 anni di vita.

    Questo è quello che penso io e prima di scrivere altro ho bisogno di rileggere e andare alla fonte di quest'articolo.

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    1. Ed io rispondo con una delle domande d'apertura tratta dal libro di Chris Roberts :era troppo vulnerabile e sensibile per convivere con quel tipo di fama e sopportare tutta quella incessante attenzione mediatica?...

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    2. Se vuoi da me una risposta alla domanda di Chris Roberts, la mia risposta è si: lui era vulnerabile, sensibile, e soprattutto il suo successo era cominciato quand'era troppo piccolo e imprepararto ad affrontarlo: era solo un bimbetto che si trovò in un gorgo senza saper nuotare. Sua madre l'aveva capito, e ha descritto Michael, il figlio più piccolo dei J5, come una vittima di quel gorgo. La signora Katherine aveva paura per i suoi figli, ma soprattutto aveva paura per Michael, così piccolo e così esposto, in balìa del delirio di tutta quella gente... Lei diceva: "E' così piccolo..." E il suo intùito materno, forse era già arrivato alla fine della storia.

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    3. Povera mamma Katherine,se fossi stata in lei avrei dato tanti calci nel culo a Joseph...

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    4. Si, certo, ma se non ci fosse stato Joseph ci sarebbe stato il tuo idolo Michael Jackson? Tutto ciò che è successo di bello e di brutto, di splendido e di irrimediabile nella sua vita, è nato dai suoi primi anni sotto le mani pesanti di suo padre, e anche Michael era cosciente di questo, ma chissà se il signor Joseph Jackson avrebbe potuto fare qualcosa senza il talento di suo figlio Michael. Loro due sono stati dolorosamente interdipendenti.

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    5. Questo si,ma comunque gli avrei dato tanti calci a prescindere!Ricordiamoci di quello che MJ disse in Living with Mj.Una delle mosse migliori che fece fu quella di licenziarlo da suo manager personale prima di Off the Wall.

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    6. Ogni volta che si parla di MJ e di suo padre vedo questo piccolo bambino poppante che, con il suo biberon, assesta una botta sonora sulla testa di daddy e poi, più grandicello, si toglie una scarpetta e gliela butta addosso, mentre daddy minaccioso gli si avvicina per menarlo. Povero gnocchetto...

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    7. Ma tu hai il libro di Chris Roberts? e com'è? è uno di quelli che rigirano sempre la stessa pappa o dice qualcosa di nuovo? Un libro che di sicuro dice qualcosa di nuovo, anzi, parecchio di nuovo è quello di Randall Sullivan, ma ho letto in giro che alle "docili orde" dei fan non è piaciuto manco per niente.
      Io l'ho letto e posso dire che ho avuto l'impressione che Sullivan abbia scritto il suo librone dando un colpo al cerchio e uno alla botte ma fondamentalmente dalla parte di Michael, o almeno senza mai dargli addosso, ma questo è solo quello che penso io.

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    8. Il libro di Chris Roberts è abbastanza carino, certe cose che dice e alcune affermazioni sono un pó inesatte,a volte sembra voglia far apparire Mj come troppo eccentrico.Considerando che é stato scritto da un esperto di musica (infatti si apre con la recensione di un suo concerto dell'History tour)è abbastanza decente nel complesso.

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    9. Dopo 6 anni che seguo MJ e leggo tutto ciò che trovo su di lui in rete, più i libri che ho comprato, cercando di scegliere quelli che mi sembravano i migliori, giuro che non ho mai trovato nè un libro, nè un articolo nè un misero trafiletto dove non ci fossero inesattezze sulla sua vita, a volte lievi, altre volte madornali.
      Sicuramente il giornalismo non è una scienza esatta.

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  4. Zietta due giorni fa è stato il 35 anniversario della pubblicazione di "Bad"!
    Doc di the Detail che poi pubblicherò sul blog:
    https://youtu.be/vHBTVYAfo1o

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  5. Fabio, ti chiedo se puoi lasciare questa homepage per tutto il fine settimana, mi piacerebbe approfondire la questione.

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  6. L'articolo della giornalista qui sopra è del 2013, lei scriveva per una rivista femminile e faceva parte delle "docili orde" di MJ, però lo scritto è tradotto piuttosto maluccio comunque proviamo a rispondere a una delle sue domande: "La carriera di chi altro sarebbe sopravvissuta alla persecuzione fanatica durata 26 anni...? Risposta: di nessun'altro.
    E io mi faccio un'altra domanda: come ha fatto a sopportare tutto quello che ha sopportato? La risposta è nelle dichiarazioni di un medico che lo seguì per un pò durante il Dangerous tour , quindi forse in concomitanza con il crollo del 1993, e poi, chiamato a testimoniare nel processo contro la AEG disse: "Ho cercato di fargli un'iniezione intramuscolare (forse un sonnifero, non ricordo ndr) ma i suoi glutei erano pieni di ascessi" La traduzione parla di ascessi ma io credo che fossero noduli che si presentano nei muscoli dei pazienti quando le iniezioni sono protratte per lunghi periodi. Quindi Michael ha sopportato quello che gli è successo aiutato da antidolorifici, sonniferi, benzodiazepine e poi oppiacei a go go.
    L'autopsia parla di un uomo di 50 anni fondamentalmente sano, quindi, tutto ciò che ha usato per poter tirare avanti senza suicidarsi, alla fine l'ha ucciso, e il propofol di quella mattina è stato solo l'ultima ciliegina che ha fatto collassare la torta.
    Con questo commento mi sembra di aver scoperto l'acqua calda...chiedo venia.

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    1. Non parliamo di ascessi,parenti stretti dells ciste sul coccige!

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    2. No!, infatti la parola "ascessi" secondo me è stata un errore di traduzione, il medico avrà parlato di "noduli", cioè gli ispessimenti del tessuto muscolare che si riscontrano nei muscoli di chi subisce iniezioni intramuscolari ripetute e sempre nella stessa sede.
      Tu Fabio, che hai avuto un ascesso, potrai capire benissimo che, se quelli di MJ fossero stati ascessi, lui non avrebbe di certo potuto portare avanti il Dangerous tour: un ascesso è una patologi acuta dolorosissima, molto diversa da un nodulo da intramuscolare.
      Ho notato che moooolte volte si hanno notizie sbagliate semplicemente dovute alle traduzioni pressappochiste che girano per i blogs del Jackson: non dobbiamo fidarci ciecamente di nessuno, la verifica personale è d'obbligo.

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    3. Oh, lazy sunday afternoon... dopo aver ascoltato questa canzone non ho più voglia d parlare:
      The Jacksons, Be not always, dal loro ultimo album insieme (insieme si fa per dire)Victory, del 1984.
      Be not Always è fatta da MJ con il contributo di Marlon per il testo. Geoff Brown la stronca senza pietà, io invece l'adoro, non tanto per il testo quanto per la musica, la chitarra, la voce del Michele...oh! la voce del Michele, la voce del Michele, la voce del Mich...BASTAAAA!!!!

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    4. Vogliamo parlare della voce di Michele,specialmente a cappella?!Citerei l'home demo di Billie Jean pure..

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    5. Vogliamo parlare della voce di Michele? Allora cominciamo ad ascoltare Can you remember, e Who's loving you, due canzoni dal primo album dei Jackson 5, uscito quando lui aveva 12 anni, ma con la sua voce e il suo modo di cantare poteva già stendere tante signorine... e poi c'è Ain't no sunshine, nell'interpretazione incredibile di un ragazzetto di 13/14 anni. Io amo questa canzone e l'ho ascoltata dal suo autore, Bill Withers, e in tutte le innumerevoli cover che ne sono state fatte, ma per me la più struggente è quella di Michael Jackson, il moccioso dei Jackson 5.

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    6. L'home demo dell'81 di Billie Jean è in assoluto uno dei miei ascolti preferiti tra le sue canzoni, mi piace di più anche dell'originale su Thriller.

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    7. E allora,beccati questo zietta!
      https://youtu.be/--STI2BSmqk

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    8. Il video qui sopra è "not available anymore", cioè: "nun te lo faccio più vede' manco se preghi in aramaico!"

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  7. Un'ultima frase della giornalista che mi ha fatto pensare: ..."avrebbe dovuto essere dimenticato dieci anni prima"... naturalmente riferendosi alla sua morte, nel 2009.
    Dieci anni prima, cioè nel 1999, MJ non aveva nessuna intenzione di essere dimenticato: non era ancora uscito Invincible (2001), e un altro concerto lo aspettava al Madison Square Garden.
    Un paio d'anni dopo, quando davvero avrebbe potuto ritirarsi per un pò a vita privata per riposarsi e godersi la compagnia dei suoi piccoletti tanto desiderati, è andato a stuzzicare Martin Bashir... NO, secondo me Michael voleva tutto tranne che essere dimenticato. Tu che ne pensi Biss?

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    1. Ma infatti,chi cazzo glielo ha fatto fare di concedere quella dannata intervista?..

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    2. Ma l'intervista l'ha concessa o se l'è andata a cercare lui?
      A me risulta la seconda opzione però posso anche sbagliarmi, magari ho letto male o capito male, e non ricordo neanche la fonte.

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    3. Teoricamente l'ha ottenuta tramite Uri Geller,che conosceva Martin Bashir...

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    4. Io so anche che gli fu consigliato da quella sfaccendata di Diana Spencer che forse, in un primo momento era rimasta ben impressionata da lui.

      Sono contenta per Carlo-cavallo che se ne liberò in tempo, per lasciarla al povero Dody Al Fayed che ci ha rimesso la vita, mentre Carlo-cavallo adesso è felice e contento con la sua cavalla-Camilla. Una vera botta di culo come si dice.

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    5. E io invece sono felice per Diana,
      La quale nonostante il marito fosse un emerito cretino che la sposó solo per avere i figli,divenne un simbolo per la gente di tutto il mondo,facendo tantissime opere di bene etc.
      Camilla è ed rimarrà una povera strega,sfigata,senza classe,che non potrà mai eguagliare l'immensa eleganza della Principessa Diana,idem per Carlo.Ricordiamoci che Camilla non fa un cazzo dalla mattina alla sera,Diana invece girava il mondo e camminava nei terreni dove c'erano le mine antiuomo.Aggiungo anche che Diana è stata la prima persona a stringere la mano a un paziente con l'Hiv!E Camilla cosa fa oggi di utile per il popolo,apparte leccare il popó alla regina?....

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    6. Sei felice per Diana... cosa significa essere felici per Diana? Non rispondo a quello che hai scritto qui sopra perchè non sono assolutamente convinta dalle ragioni per le quali difendi la signora e non sono neanche assolutamente convinta che valga ancora la pena di parlare di un personaggio moooolto sopravvaluato del quale, in questa estate di sventura, si è parlato a destra e a manca in tv e sui giornali: di lei e della sua ex-mefitica-suocera, del suo ex-marito-cavallo e dei suoi adorati figli, che si stanno facendo una guerra senza frontiere innescata dalle sue nuore-post-mortem, che porteranno (finalmente) alla morte dell'United Kindom che tanto male ha fatto in giro per il mondo. BASTA, non intendo parlare oltre di questo argomento che ha riempito i programmi TV di quest'estate tragicamente tragica.
      Fabio, secondo me tu leggi troppa stampa internazional-popolare.

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  8. Oh!!! Michael mi ha dedicato una canzone, la bellissima Join me in death degli Him... Ma si, vengo, specialmente stasera dopo aver guardato il TG di Mentana sono pronta al salto.

    Fabio, tu conosci qualcuno che sappia leggere la mano?

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    1. Peccato, perchè io ho due-tre foto del palmo della mano di MJ, in primo piano e in due diverse età della sua vita, e sarebbe mooooolto interessante il parere di una chiromante che non sapesse a chi appartengono quelle mani... chiedi a tua sorella, lei magari potrebbe conoscere qualcuno in grado di leggerle.

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  9. Oh! che giorno infausto questo 8 di settembre, fuori fa di nuovo un caldo che sembra tornato agosto quindi non mi va di uscire neanche sul terrazzo, in tv s parla della sora Bettina praticamente a reti unificate, ma basta! sono tutti lì ad aspettare che qualcuno annunci la sua morte per dare il via alla menata che durerà almeno una decina di giorni...non ci voglio pensare...ma che ce frega a noi della morte della regina d'inghilterra? Saranno contenti tanti sudditi che avranno un parassita in meno da mantenere a Buckingam palace e noi faremo a meno della tv, tanto anche quando la signora era viva non c'era un cazzo lo stesso.
    (Sento già da oggi i nitriti di gioia di Carlo cavallo e della sua bella cavallina Camillina).
    Adesso vado giù nel labirinto, ho un estremo bisogno di comunicare col mio amore ma qui gli dedico la musica che ho scelto per lui: "Arrivals of the bird" della Cinematica orchestra.

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