Speciale Halloween:Dietro il video musicale di "Thriller"(e la sua sfida culturale ai pregiudizi razziali)
«È difficile rendere l'idea oggi, a quasi 40 anni di distanza, di quale fenomeno sia stato negli anni '80 il video di Michael Jackson "Thriller".
È una di quelle rare opere d'arte che sembra permeare ogni aspetto della cultura in generale. [...]
Ma "Thriller" è molto più di un'opera d'arte ben fatta. Ha anche toccato qualcosa di profondo nella psiche americana. [...]
Al momento dell'uscita di "Thriller", MTV era il luogo da cui i video musicali venivano diffusi per la maggior parte del pubblico americano, e il suo modello di business era costruito su un "casting ristretto" per i giovani spettatori bianchi: in particolare, gli adolescenti di periferia con accesso alla TV via cavo e abbastanza soldi in tasca per acquistare degli album. [...]
Come ha scritto il critico Steven Levy in un articolo del 1983 su "Rolling Stone", MTV temeva di "alienare i ragazzi bianchi di periferia, che, in base ad una ricerca, non amavano i neri o la loro musica". Queste ipotesi su ciò che gli adolescenti bianchi avrebbero voluto vedere ed ascoltare (e quindi acquistare) avevano bandito gli artisti neri da MTV.
All'inizio del 1983, il successo del video di "Billie Jean" di Jackson ha dimostrato che i ricercatori di mercato di MTV si sbagliavano, e ha aperto le porte ad altri artisti neri, compreso Prince.
Ma [...] pochi mesi più tardi, "Thriller" si è rivelato uno tsunami culturale.
Al momento dell'uscita di "Thriller" nel dicembre 1983, MTV considerava un video in forte rotazione se veniva riprodotto quattro volte al giorno.
La richiesta pubblica, invece, ha spinto MTV a mandare in onda "Thriller" per due volte ogni ora. Questo è ancora più straordinario se si considera che "Thriller" dura circa 14 minuti, [...] con i giovani americani bianchi che lo guardavano compulsivamente più e più volte. [...]
Per comprendere questo fenomeno, è importante rendersi conto che l'emergere di Jackson tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 come idolo degli adolescenti aveva offerto una nuova visione evocativa dell'uomo di colore, che milioni di americani bianchi potevano trovare attraente. Tuttavia, continuava ancora a persistere la narrativa secolare degli uomini neri visti come predatori sessuali. [...]
Queste due immagini in competizione - Jackson come ingenuo adolescente rubacuori e Jackson come predatore - coesistevano fianco a fianco in una tensione inquieta.
Questa tensione è appunto al centro di "Thriller"». [...]
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📌 Cominciamo dunque a ripercorrere i passaggi fondamentali della trama di "Thriller": scopriremo che ogni momento della narrazione racchiude dentro di sé un significato "nascosto", che va ben oltre la semplice apparenza.
Perché, in realtà, il capolavoro di Michael Jackson e John Landis è qualcosa di molto, molto di più, che un semplice videoclip musicale ispirato al genere horror:
Primo atto della narrazione: la trasformazione di Michael da romantico corteggiatore a spietato lupo mannaro.
«"Thriller" si apre con un'inquadratura in lontananza di una decappottabile anni '50 a corto di benzina su una strada di campagna deserta. [...]
Il tema degli adolescenti a corto di benzina in occasione di un appuntamento è un luogo comune molto familiare nella cultura pop americana: generalmente, è uno stratagemma che il ragazzo usa per dare inizio ad un approccio.
In "Thriller", la ragazza sembra molto esperta in questo tipo di sotterfugi: perciò, presume che Michael abbia intenzioni illecite. Già all'inizio, dunque, lui si ritrova sospettato. [...]
Le riprese passano poi sulla giovane coppia che cammina lungo la strada, [...] sottolineando l'innocenza della situazione. [...]
Michael le chiede di "diventare la sua ragazza", dandole un anello e spostando la narrazione ad un vero corteggiamento.
Il focus di queste scene di apertura, quindi, [...] è in particolare sul fatto se Michael sia o meno sessualmente innocente. È una domanda che ha perseguitato Jackson per tutta la sua carriera, dal dodicenne che cantava "Who's Loving You" con una consapevolezza 'inquietante', allo sconcertante sex-symbol adolescente che appariva esuberante sul palco ma dolorosamente timido al di fuori di esso, fino all'uomo adulto oggetto di rivendicazioni di paternità e accuse di molestie. Questa continua domanda sull'innocenza di Jackson è al centro di "Thriller".
Michael pronuncia quella famosa frase: "Non sono come gli altri ragazzi". [...]
Una luna piena appare da dietro una nuvola, e inizia una metamorfosi: compaiono zanne e occhi gialli a fessura. [...]
La ragazza urla, e poi corre nel bosco cercando di sfuggirgli, ma lui la insegue e la attacca. [...]
Michael non è innocente. È una bestia, e colpevole di cose mostruose. [...]
Però, all'improvviso, la scena cambia ancora una volta. [...]
Noi, come spettatori, ci ritroviamo di colpo in un cinema a guardare un pubblico per lo più bianco che reagisce con orrore alle immagini di cui siamo stati testimoni. [...]
Tra il pubblico ci sono anche una versione anni '80 di Michael e della sua ragazza senza nome, che guardano le loro controparti anni '50 sullo schermo.
Significativamente, l'unica persona nel cinema a non sembrare spaventata dal film è Michael, che sorride maliziosamente mentre mangia i suoi popcorn, [...] circondato da una folla di bianchi inorriditi. [...]
Sotto molti aspetti, questo quadro appare emblematico della sua carriera successiva. [...]
Attraverso questi suoni e queste immagini, "Thriller" evoca ed amplifica alcune delle paure più profondamente radicate che uomini e donne bianchi americani hanno proiettato per decenni sugli uomini di colore. Ma poi quelle paure e quei sospetti vengono smentiti e sottoposti a verifica. Michael non è una bestia, un mostro, un predatore.
Come dice lo stesso Michael, questo è "solo un film" che è stato creato per infiammare l'immaginazione (in gran parte bianca). [...]
E, soprattutto, Michael ne sta ridendo. [...]
Attraverso queste scene, Jackson vuole suggerire come tutte quelle storie di uomini neri descritti come bestie e predatori in realtà non siano vere, ma hanno comunque un potente effetto sull'immaginario collettivo dell'America bianca.
Dopo che Michael e la sua ragazza lasciano il cinema, lei inizia a rilassarsi... e anche noi come pubblico [...] ».
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📌 Secondo atto: l'incontro imprevisto con una banda di 'zombie', e la rivelazione di Michael come uno di loro, nientemeno che "il loro Alfa"... ma non senza una sorpresa finale.
«L'atmosfera è giocosa, [...] ma poi lo schema si ripete. L'umore cambia improvvisamente quando Michael e la sua ragazza si ritrovano da soli in una strada urbana, circondati da una banda di uomini dall'aria spaventosa. [...]
Questa era una paura reale per molti suburbani americani bianchi, specialmente negli anni '70 e '80: un periodo di intensa preoccupazione per il degrado urbano e la violenza delle bande.
Non solo: un'analisi più attenta di questa temibile "banda" rivela che non si tratta di uomini, bensì di 'zombie'.
Come la ragazza, anche noi da spettatori siamo costretti ad affrontare quei terrori ancora una volta. È possibile che alcune di quelle storie dell'orrore di cui Michael ha riso in realtà siano vere? [...]
La sua ragazza si aggrappa a lui mentre gli zombie si avvicinano, ma poi si rende conto con orrore che anche Michael è diventato uno di loro. A tutti gli effetti, è il loro Alfa. Guida gli altri zombie in una danza macabra. [...]
Lei fugge e si nasconde in una casa abbandonata, mentre loro irrompono e avanzano verso di lei in un modo molto minaccioso. [...]
Però, ancora una volta, quelle paure vengono disintegrate e sgonfiate. La ragazza urla mentre lo zombie Michael le afferra la gola... ma, aspettate: non è davvero uno zombie!
Lei si risveglia per rivedere il dolce Michael che conosce, e che ama. Ancora una volta, è il simpatico ragazzo di colore che l'ha portata al cinema. [...]
È successo di nuovo. Ha lasciato che le sue paure si scatenassero e ha immaginato che lui fosse un mostro, e ancora una volta Michael si prende gioco di lei (e di noi) per aver creduto a quelle false narrazioni. [...]
Ma poi Michael si gira verso la telecamera, e noi come spettatori vediamo qualcosa che la sua ragazza non vede: il suo viso ha il ghigno diabolico e gli occhi taglienti di un mostro. [...]
E noi spettatori, come lo interpretiamo? [...]
Presumiamo semplicemente che stia diventando una bestia ancora una volta? Oppure il percorso di osservazione di "Thriller" ci ha portato ad interpretare la sua figura in un modo più sofisticato e più sfumato? [...] ».
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📌 Ed ecco la grande, fondamentale conquista culturale rappresentata dal cortometraggio di "Thriller" nel nostro mondo moderno:
«Gonfiando ripetutamente e poi sgonfiando le paure che l'America bianca proietta su di lui e su altri giovani uomini neri, in "Thriller" Jackson esegue una sorta di 'esorcismo'. Suscita dei sentimenti che gli americani bianchi tendono a reprimere - in questo caso, sensazioni fisiche evocate dalla leggenda metropolitana del predatore di colore, sensazioni radicate negli americani bianchi attraverso secoli di condizionamenti culturali - ma poi suscita delle emozioni spontanee che ne rendono possibile il superamento.
Perciò, quando alla fine del film compaiono quegli occhi a fessura da gatto, evocano una risposta difficile da spiegare: c'è ancora un elemento di paura, ma c'è anche un piacere inaspettato. [...]
Ironia della sorte, Michael sembra più vivo quando è non morto: non quando è quel giovane represso nelle scene iniziali, ma quando è uno zombie che balla e attira anche gli altri nella sua danza. C'è eccitazione e vera gioia per la possibilità che si liberi dai vincoli convenzionali, che si trasformi e balli ancora una volta. [...]
Mentre il film sfida l'ipotesi razzista che Michael possa essere una bestia o un mostro, e ci costringe come pubblico a mettere in discussione la narrativa secolare degli uomini di colore visti come predatori [...], alla fine ci ritroviamo ad aver scoperto in lui un eccesso creativo meravigliosamente selvaggio che non possiamo catturare o descrivere completamente, e siamo incoraggiati ad assaporare piuttosto che temere quell'eccesso».
Attraverso la narrazione del suo "Thriller", in definitiva, Michael Jackson ha voluto dimostrare come le concezioni radicate da secoli nella società bianca - soprattutto americana - che catalogavano gli uomini di colore come potenziali e pericolosi predatori fossero in realtà esclusivamente frutto di pregiudizi razzisti privi di fondamento, nati ingiustamente dalla fantasia umana.
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Buon Halloween!
RispondiElimina🧟♂️ AL VIA LA #THRILLERCHALLENGE2024 🧟♂️
RispondiEliminaMa non è finita qui.
Alle 00:01 di oggi 25 ottobre, è ufficialmente partita la #ThrillerChallenge2024, che mira a portare in alto streaming e vendite del singolo Thriller fino a fargli raggiungere - come obiettivo finale - la prima posizione nella Billboard Hot 100 e nella Billboard Global 200 proprio durante questa settimana che ci porterà ad Halloween.
La Challenge terminerà infatti alle 23:59 di giovedì 31 ottobre.
Nella Billboard Hot 100, la classifica dei singoli più popolari sul mercato USA, Thriller non ha mai raggiunto il vertice in tutta la sua storia: la posizione più alta che sia riuscito a toccare è la n° 4, nell'ormai lontano 1984.
Mentre noi fan internazionali potremmo dare il nostro contributo per la Billboard Global 200.
Come?
Seguendo queste semplici modalità:
👉 Ascoltate in streaming sulle piattaforme digitali il SINGOLO ORIGINALE di Thriller:
- dall'album Thriller (1982)
- dall'edizione celebrativa Thriller 25 (2008)
- dall'edizione celebrativa Thriller 40 (2022)
- dall'album This Is It (2009)
- dall'album Scream (2017)
Lo streaming a pagamento conta più dell'utilizzo di account gratuiti, mentre gli abbonamenti con prova gratuita contano come streaming a pagamento.
Amazon Music, Apple Music e Spotify offrono tutte abbonamenti di prova gratuiti.
👉 Con un abbonamento ad Apple Music e/o Spotify, collegatevi su Stationhead, dove si sarà in streaming 24 ore su 24 per 7 giorni di seguito:
app.stationhead.com/c/moonwalkers
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Conta solo UNA vendita per account, per piattaforma e per settimana: NON acquistate più versioni da uno stesso sito, perché altrimenti non saranno conteggiate.
Ai fini del conteggio di vendita, dopo l'acquisto è necessario scaricare il brano: ricordiamo che 1 acquisto equivale a 150 streaming.
Per maggiori info e dettagli, consultate questo link:
www.thrillerchallenge.com/
Fabio, come è andata a finire questa Thriller challenge?
EliminaChe neanche quest'anno è arrivata al primo posto della Bilboard Hot 100!...
Eliminahttps://forbes.it/2024/10/31/celebrita-morte-pagate-2024-testa-michael-jackson/
RispondiEliminaIn questi giorni dove si parla di morti e si festeggia la paura, voglio dedicare una canzone al mio grande amore che si chiama Michael, una canzone che parla di vita, una delle top 10 songs nella mia lista personale:
RispondiEliminaBlack - Wonderful life.
https://www.repubblica.it/video/socialnews/2024/11/01/video/streghe_mostri_e_michael_jackson_new_york_balla_halloween-423591837/
RispondiEliminaJackson, se non te ne fossi accorto ti faccio notare che il tuo Amministratore delegato ha abbandonato la ditta: non so dove sia finito questa volta, ma un richiamo ufficiale non farebbe male...si, una bella tiratina d'orecchie con minacce di sostituzione.
RispondiElimina