Michael Jackson e il razzismo dei media(parte 1)

Quale caro prezzo Michael Jackson ha dovuto pagare per aver "osato" incarnare il sogno americano pur avendo la pelle nera, per aver sfidato qualunque barriera razziale fosse stata posta sulla sua strada, per essere riuscito a scuotere le coscienze dell'America e del mondo intero? Particolarmente significative, al riguardo, le osservazioni contenute in un saggio apparso di recente su medium.com, dal titolo "Michael Jackson and Lessons on Race": una ricostruzione molto realistica - e, purtroppo, anche molto amara - dell'insidioso razzismo con cui Michael ha dovuto fare i conti per tutta la sua vita, in primis da parte dei media. Un razzismo strisciante, che - in quanto tale - costituisce una gravissima accusa contro un certo modo di fare giornalismo e contro la presunta integrità morale dei suoi protagonisti. __________________________________ 📌 Premessa fondamentale, il modo in cui i media sono soliti trattare la verità dei fatti: «Michael Jackson è esploso nelle coscienze dell'America. [...] Ha segnato dei record che nessun'altra star di colore poteva minimamente sognare, per quanto talentuosa fosse. E Michael non solo ha infranto quei record, ma ha fatto anche saltare in aria le ultime vestigia di barriere razziali che erano state poste sulla sua strada. Era troppo grande, troppo ricco di talento e troppo fenomenale per poter essere messo sullo stesso livello di altri entertainer. Quando i media se ne sono resi conto, sulla sua schiena si è inchiodato un enorme bersaglio, e lui non se ne sarebbe mai liberato, neppure se fosse morto. Ormai i media avevano trovato un'ottima fonte di denaro, e non se la sarebbero mai fatta scappare. [...] La verità per i media non è mai stata realmente importante, perché essi vendono solo racconti, e mai la verità in sé. I media vendono storie inquadrate in una prospettiva ben precisa. Aggiungono sì alcuni elementi veritieri, ma la magia si ottiene quando ruotano quegli elementi in una narrativa diversa. [...] La "verità" dei media saranno soltanto dei fatti che essi stessi hanno già predeterminato in quale prospettiva vogliono farti conoscere». __________________________________ 📌 Ed ecco che, nei confronti di Michael Jackson, è andato sempre più consolidandosi un atteggiamento di stampo decisamente razzista: «I media del 21º secolo non sono diversi dai media di 100 anni fa. [...] Essi avevano sottratto ai neri l'umanità, trasformando noi bianchi in qualcosa di "sovrumano" e attribuendoci tratti differenti. [...] In un documentario, i neri sono stati addirittura descritti come "animali domestici intelligenti". Cosa volevano i media che noi sapessimo di Michael? Che era strano. Ebbene, cosa c'era di così strano in lui? I media hanno parlato degli animali che possedeva, del colore della sua pelle, e perfino della sua vita privata. [...] Per qualche ragione, i media credevano di avere l'autorità per portargli via la sua umanità. [...] Perché i giornalisti credevano di avere il diritto di farlo? Arroganza. Cosa li ha resi arbitri di chi fosse nero e chi no, soprattutto se si tiene conto del fatto che la maggior parte delle redazioni di cui stiamo parlando sono bianche? È razzismo, puro e semplice, e l'hanno fatta franca per troppo tempo. [...] Poi c'era quel soprannome... "Wacko Jacko". Lo scrittore Joe Vogel ha affermato che il soprannome dato a Michael Jackson da 'The Sun' è di natura razzista. Le scimmie "Jacko" o "Jacko Macaco" erano un giocattolo popolare negli anni '50. Pertanto, definire "scimmia" il Re del Pop o qualsiasi persona di colore è incredibilmente razzista, ed è vergognoso se tutto ciò viene da media bianchi». [...] Come ha affermato Joe Vogel, i bianchi erano abituati agli artisti neri che partecipassero ad uno spettacolo, ma non che ne fossero gli artefici. All'improvviso, questo talentuoso uomo nero di Gary dimostrò di avere un enorme potere e tanto denaro. Quel tipo di potere ha cominciato a superare perfino quello della star defunta da loro prediletta, Elvis Presley, ed a molti di loro tutto ciò non è piaciuto. Hanno cominciato a disumanizzarlo, e lo hanno definito con espressioni razziste. [...] Quanti, ad Hollywood, hanno fatto ricorso alla chirurgia plastica, o hanno posseduto animali esotici? [...] Eppure, Michael Jackson è anche l'unico essere umano che può ancora essere preso in giro per il fatto di avere una malattia. [...] Non era un donnaiolo, e trattava le donne con rispetto. Non ha fatto una vita mondana sfrenata, e non ha speso i suoi soldi esclusivamente per se stesso. Al contrario, è stato molto generoso. [...] Ha passato del tempo ad aiutare i bambini malati, e invece i media lo hanno deriso, definendolo "strano" per questo». [...] questo punto, una serie di considerazioni - a dir poco sconcertanti - sul cosiddetto "giornalismo del libretto degli assegni": ossia la tendenza, da parte di certi media, ad ottenere presunte "informazioni" dietro l'offerta di cospicue somme di denaro. Una pessima abitudine della quale ha dovuto fare le spese anche Michael Jackson: «Ciò che era iniziato nel 1993 come una notizia del tutto legittima, ossia un'accusa di molestie sessuali contro il cantante Michael Jackson, si è rapidamente trasformato in un circo mediatico dopo che una serie di programmi televisivi scandalistici hanno cominciato ad acquistare i diritti sulla vicenda. "Se vuoi trasformare uno spettacolo degno di Carnevale in un evento di fondamentale importanza", ha detto Thomas Lennon, produttore di 'Frontline', "prendi un grande nome e trascinalo nel fango... La storia è stata comprata e cambiata ogni volta che le persone hanno concluso accordi per ottenere informazioni". [...] "Ogni singola settimana, ci sono persone che vengono da noi e dicono di avere una grande storia su Michael Jackson, o qualsiasi altra cosa... e i miei clienti vogliono anche essere pagati. È come se stessero facendo shopping in giro. Ormai il pozzo è stato avvelenato". - Landon Jones, caporedattore della rivista 'People'. "Il fatto che le accuse contro Jackson abbiano trovato ampia copertura da parte di numerosi importanti giornali", ha osservato Howard Kurtz, del 'Washington Post', "ha via via portato alla luce tutta una serie di aiutanti e sostenitori di Jackson 'con il palmo aperto'. Tra costoro, la sua ex-cameriera, che ha venduto la propria storia ad 'Hard Copy'. Poi, due delle guardie del corpo di Jackson furono pagate ben 100.000 dollari, sempre per le interviste ad 'Hard Copy'". [...] Fate attenzione quando i media cominciano a parlare dei vari milioni di dollari che Jackson ha pagato per Jordan Chandler: non vi diranno mai la quantità di denaro con cui LORO hanno pagato le "fonti" da cui hanno avuto informazioni su Michael Jackson. Una serie di suoi dipendenti insoddisfatti si sono messi in fila per ricevere la loro parte. [...] Ciò che risulta davvero inquietante è la quantità di persone che hanno affermato di essere testimoni di casi di abusi su minori, senza però essersi mai rivolte alla polizia. Questo avrebbe potuto renderle colpevoli sotto il profilo penale, avendo esse assistito ad atti di molestie su minori, ma senza mai dire nulla. Tutto ciò dimostra o che si tratta di persone malate a tal punto da approvare le molestie su minori, o che quegli eventi semplicemente non sono MAI accaduti. [...] Un altro esempio di "giornalismo del libretto degli assegni"... Nel 1993, il cugino di Jackson, Tim Whitehead, rivelò allo show televisivo di Geraldo Rivera che da un tabloid gli erano stati offerti 100.000 dollari per confessare che Jackson era gay. Nello stesso episodio, l'attore Alfonso Ribeiro, che nel 1984, ancora bambino, era apparso in una pubblicità della Pepsi insieme a Jackson (e che è meglio noto per il suo ruolo di Carlton nella sit-com di Will Smith, "The Fresh Prince of Bel Air"), ha raccontato che a suo padre "erano stati offerti 100.000 dollari da un tabloid per rivelare qualcosa di negativo su Michael Jackson". Whitehead e Ribeiro, a loro volta, hanno invece affermato con fermezza di non aver mai visto Jackson comportarsi in modo inappropriato con nessun bambino, e di non essersi mai sentiti a disagio con lui. [...] Non tutti, però, hanno resistito alla tentazione del denaro offerto dai tabloid. Daniel Kapon aveva dichiarato di essere stato molestato da Michael Jackson. La polizia aveva indagato, e aveva scoperto che le rivelazioni del ragazzo non erano credibili, soprattutto quando il padre aveva affermato che suo figlio non aveva mai "nemmeno incontrato Michael Jackson". Tuttavia, Daniel è riuscito a vendere la sua storia ad un tabloid per mezzo milione di dollari, nonostante la polizia avesse già chiuso le indagini. [...] In sostanza, i media hanno individuato una storia allettante e sono saltati sul carro, perdendo tutta la credibilità che avrebbero potuto avere». [...] __________________________________ 📌 Un orientamento tutt'altro che imparziale, quindi, che non poteva non confermarsi ulteriormente - e, anzi, radicalizzarsi ancor di più - durante il processo del 2005: «Gran parte dei media erano pronti a ritenere Michael colpevole, non importava quali fossero i dettagli fin dall'inizio. [...] E si sosteneva che era solo questione di tempo, prima che venisse condannato. Erano pochi i giornalisti che avrebbero effettivamente riferito come i testimoni dell'accusa si fossero sgretolati pesantemente davanti alla difesa». [...] Guardando indietro oggi, degli osservatori imparziali si renderebbero subito conto di come il caso fosse uno scherzo. Come diavolo ha fatto questo caso ad arrivare al processo? Molti dei giurati si sono posti la stessa domanda. Eppure è accaduto. Anziché interrogarsi sugli aspetti più agghiaccianti dell'intera vicenda, su come da parte dello Stato non si fosse rispettato alla lettera neppure il protocollo sotto il profilo legale - anche orientando in una certa direzione le prove sul banco dei testimoni - solo per ottenere una condanna, tanta gente ha creduto che Jackson fosse riuscito a farla franca pur avendo molestato dei bambini. Hanno creduto che il denaro avesse permesso a Jackson di tornare un uomo libero, ma dimentichiamo che anche le risorse dello Stato sono enormi. Michael Jackson era innocente, perché in realtà lo Stato non aveva nessun caso da risolvere». [...] «Allora, cosa abbiamo imparato dai media? Che, quando si trattava di Michael Jackson, ai media piaceva parlare di lui come di un uomo "strano" perché era lì che si potevano fare i soldi. Non ci tenevano a mostrare i video in cui lui giocava con i suoi figli, o donava generosamente il proprio tempo ai bambini in città. No. Avrebbero di gran lunga preferito parlare dei pantaloni del pigiama che indossava dopo essere scivolato nella doccia prima di recarsi in tribunale. Nonostante un giorno sì ed uno no fosse vestito in modo impeccabile, quella giornata del pigiama rimane un'infamità. [...] La verità non fa vendere riviste o giornali, ma le storie salaci sì, e questo è ciò che ha vinto alla fine». [...] __________________________________ 📌 Ed ecco che si arriva al punto fondamentale di tutta l'analisi: «Michael Jackson era semplicemente troppo grande, le sue tasche troppo piene, le sue risorse troppo vaste, e i modi per poter fare soldi con lui non finivano mai. Semplicemente, non si può lasciare che il Re del Pop riposi in pace così come accade per il Re del Rock and Roll, Elvis, celebrato e mai criticato. [...] Michael Jackson non era una persona perfetta, né era un santo. Tuttavia, non c'è nulla che dimostri che fosse un molestatore di bambini: eppure, così tanti nei media si mostrano perfettamente a loro agio nel fare questa affermazione, senza prove concrete di sorta. [...] Lui era una forza da non sottovalutare in ogni senso della parola, e ogni battaglia che gli è stata lanciata, l'ha vinta. È morto da uomo innocente, eppure sul suo conto si dice così tanto che sembra si stia ancora lavorando per distruggerlo. È ora di dire la verità su Michael. [...] I Jackson, partendo dall'umile casa in cui vivevano, erano diventati la personificazione vivente del sogno americano, non solo per i neri d'America, ma per tutti. Il loro padre aveva lavorato nelle acciaierie dell'Indiana per far diventare i suoi figli tra i più grandi entertainer dell'industria musicale. [...] "[Michael Jackson] non sarà perdonato rapidamente per essere riuscito a ribaltare così tante carte", predisse James Baldwin nel 1985. [...] E aveva ragione. [...] Questa è la ricompensa per il successo di Michael. Questo è ciò che ottiene, per quasi cinquant'anni di entertainment. Questo è ciò che si merita per aver devoluto grandi somme di denaro a numerose associazioni di beneficenza. Questo è ciò che ottiene dopo aver attraversato il sistema legale come un qualsiasi altro cittadino americano, ed essere uscito allo scoperto come un uomo innocente. Un uomo nero innocente». [...] __________________________________ 📌 Nonostante l'amarezza di queste constatazioni, purtroppo estremamente realistiche, rimangono comunque la forza e il valore eterno di un'icona che, in quanto tale, non potrà MAI essere cancellata. Ed è questo a far sì che, nel tempo, ad avere l'ultima parola sia sempre e soltanto la Verità: «Michael non è mai stato in grado di controllare il messaggio che voleva inviare, e questo è ciò che ha contribuito alla sua caduta. Ma non puoi schiacciare a lungo un brav'uomo e un bravo artista. Nonostante i documentari che pubblicizzano storie fittizie, la musica di Michael suona e risuona ancora tra milioni di persone. La sua musica è stata ascoltata per le strade mentre centinaia di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro il razzismo dopo la morte di George Floyd, nel 2020. Michael Jackson è un'icona, e sarà SEMPRE un simbolo importante per l'America nera. Non importa quante storie scrivano i media, o quante battute raccontino i comici, o quante storie malate i suoi ex-amici inventino per far soldi. Michael Jackson è PER SEMPRE, e questa è una narrativa che i media non potranno mai cambiare». (https://mjj.freeforumzone.com/d/11751839/Michael-Jackson-e-il-razzismo-dei-media/discussione.aspx)

39 commenti:

  1. Condivido tutto quello che vi è scritto in questo articolo.

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    1. Perchè dobbiamo continuare ad intristirci con questi piagnistei, son cose dette e ridette...
      Si sa che il Jackson ha messo le mani su qualcosa che fino ad allora era stata appannaggio dei bianchi e si sa che gli americani, pur essendo il popolo più misto e multirazziale al mondo sono anche, non so come, i più razzisti, e quando si parla di razzismo s'intende per lo più discriminazione contro gli afroamericani, quindi contro i neri. Tutti gli altri, compresi noi italiani, veniamo subito dopo, ma prima ci sono i neri.
      Detto questo, mettete un'anomalia come MJ in mano ai tabloid anglo/americani (i più luridi), e il gioco è fatto.
      Comunque il giovanotto ci ha messo anche del suo, ha sbagliato qualche calcolo, ha giocato con il fuoco e talvolta, si sa, il fuoco potrebbere vincere anche se mi pare che nel suo caso non abbia vinto perchè tutto questo non potrà mai (credo) offuscare la sua stella che mi sembra più alla ribalta che mai e infatti a breve proveranno di nuovo a soffocarla sotto cumuli di cenere bagnata, cioè fango, e magari ci riusciranno anche, ma è più probabile che NO, anche perchè le modalità di demolizione di una superstar non sono certo le vie razziali nè le vie legali: per offuscare una superstar come MJ ci vuole una superstar più super di lui, quindi, "campa cavallo che l'erba cresce..."
      Fabio, chi ha scritto la cosa qui sopra? Forse lìamministratore del Freeforum o qualche fan?

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    2. Si.sono d'accordo.Credo sia giusto ogni tanto mettere in evidenza situazioni di discriminazioni cosi che la gente o i fan possano capire meglio.Sono d'accordo anche che certe dichiarazioni avrebbe potuto evitare di dirle(quasi tutte quelle contenute in Living with MJ).
      Ps se non sbaglio è stato tratto da un articolo o forse è stato scritto da qualcuno sul forum,non ricordo di preciso.
      Ps n2 ma perchè MJ si convinse a farsi intervistare da Bashir?Michael non era necessario !...

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    3. Michael secondo me si era annoiato come un matto a stare bello tranquillo a Neverland ad allevare bimbetti: aveva bisogno di un pò di maretta intorno... e l'ha trovata.

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    4. Direi una gigantesca marea,altro che maretta..

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  2. Questo articolo fa parte di una serie comprendente un altro articolo che pubblicherò la settimana prossima,molto interessante anche quello.

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  3. Risposta al commento della zietta sul post precedente:
    Si,Venditti ha scritto belle canzoni.
    Dedica serale:
    Antonello Venditti-Alta Marea

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    1. Alta marea l'ascolto spesso, un paio di volte l'ho dedicata a MJ qui sul blog ma non l'ha scritta Venditti: è di un gruppo australiano, Crowded House intitolata "Don't dream it's over" (1986), però la vers di Venditti è molto più bella, a cominciare dalla musica, veramente splendida con quel sax...mi fa pensare ad un viaggio sulla Highway one Pacific Coast dalle parti di Big Sur, con l'oceano che batte forte, misterioso, minaccioso, fragoroso, abbracciata forte ad un tizio che guida uno stupido pericolosissimo motorino mezzo scassato. Che sogno

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    2. Te ne dedico un altra (non di Venditti)che ti potrebbe piacere:
      Paul Young-Everytime you go away(che belli gli anni 80 e che bella musica c'era).

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    3. Si, ricordo questa canzone, e anche Paul Young ha fatto una cover di Don't dreams it's over, ma la migliore resta quella del Venditti.
      Anni 70-80 e anche 90: grande musica, belle canzoni e musicisti di prim'ordine.

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  4. Sempre sul post precedente hai detto che avremmo dovuto parlare del basso di BJ. Come diceva il titolo di un filmetto di qualche anno fa: vai avanti te che a me mi vien da ridere... Anzi, chiediamo a quel vecchio bacucco di Quincy Jones che disse al Jackson che quel basso era... ehm...un pò uguale a quello della song di Donna Summer "State of independence", e in effetti un pochino ci somiglia ma quell'intro di basso è conosciuto per Billie Jean e non certo per State of Independence che è di sicuro una bellissima canzone dei Vangelis dove la somiglianza del basso con quello di BJ si sente anche meglio, ma poche storie: il basso di Billie Jean è il fratello bello di quello di State of independence, il golden boy l'avrà copiato ma l'ha mooolto migliorato e ha valorizzato anche la canzone cantata da Donna Summer con la sua partecipazione al coro.
    C'è un bel video che fa vedere tutti gli artisti che fecero parte del coro nella cover di Donna Summer:
    https://www.youtube.com/ watch?/v=OiXDQER7mc0

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    1. Quincy Jones lo piglierei a calci in culo !Fa parte di quelle persone che dopo la sua morte,hanno cambiato magicamente opinione su di lui.Ma poi siamo cosi sicuri che se non fosse stato per MJ Quincy sarebbe stato cosi celebrato anche negli anni 80?...

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    2. La grande bravura di Quincy Jones non si discute, ma il coinvolgimento nei tre dischi di maggior successo del Jackson l'ha fatto brillare nel firmamento delle stellone degli anni 80, se no ciao... ma chiediamoci anche che cosa sarebbe stato MJ senza il suo aguzzino, quello che NON voleva mettere BJ su Thriller nè Dirty Diana su Bad?
      loro due sono stati assolutamente inter-dipendenti.

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  5. In questa notte di quasi autunno voglio dedicare una canzone al mio grande amore per farlo dormire in compagnia delle sue note:
    Counting Crows - Colorblind

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    1. Io ricambio con:
      Bronski Beat-Smalltown Boy.

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    2. Smalltownboy dei Bronskibeat è una delle mie top 10 songs preferite of all time

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    3. A proposito di top songs, stasera voglio dedicare al mio grande amore un altro pezzo strepitoso degli anni 80:
      Black - Wonderful Life. Quando l'ascolto penso a lui...(anche quando non l'ascolto!)
      E siccome so che questa canzone piacerà tanto anche all'Amministratore delegato, la dedico anche a lui che come il mio amore è un sweet lonely boy.

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    4. Grazie zietta,non la conoscevo.
      Io ricambio con(scoperta di recente):
      Starship-Nothing gonna stop us now

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    5. Andiamo di lagne? allora un'altra bellissima lagna di quei magici anni: questa è del 1984, il più magico di tutti gli '80:
      Foreigner - I want to know what love is.

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    6. Anche questa me la ricordo benissimo.Molto gettonata su Radio Capital.

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  6. Ci sono in giro delle nuove canzoni Di Paris Jackson uscite come singoli quest'anno, tutte quante belle, a cominciare da "Hit your knees". Quando lei canta e suona la chitarra mi ricorda Kurt Cobain, il re del grunge.
    Bravissima Paris, penso che se non fosse stata "Daddy's little baby" avrebbe avuto più successo. A volte la vita è ingiusta...

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    1. Quanto è bona pure Paris!
      https://www.pinterest.it/pin/641974121901948522/
      A proposito,una volta mia sorella mi fece vedere un video su tik tok che diceva"Non sapevo che Michael Jackson avesse una figlia"e mia sorella aggiunse"Proprio identica a lui."

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    2. NIPOTE!!!! la foto di Paris non sono riuscita a vederla ma di sicuro lei è una bellissima girl della quale daddy sarebbe stato geloso come tutti i daddy del mondo e quando la vedo sui suoi video mi viene sempre da commuovermi, non so perchè, forse perchè mi sembra ingiusto che io possa vederla e suo padre che l'ha amata così tanto no...

      Così tua sorella dice che Paris somiglia a Michael? allora aveva ragione lui quando diceva di averla "concepita" a Parigi in una notte d'amore con Debbie Rowe...

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    3. No zietta,mia sorella era ironica riguardo al fatto che Paris fosse non proprio frutto suo(anche se secondo me gli assomiglia ed è sua figlia).
      Ps la foto ritraeva Paris quasi completamente nuda!(devo ammettere che ha un lato b da urlo!).

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    4. Oddio Fabio...se lo sa lo zio Doodoo che guardi Paris di spalle ti mena!

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  7. Oggi è il compleanno del Sig. Amministratore delegato, io lo so perchè me l'ha detto lui, se no di mio me lo sarei dimenticato: che zietta degenere!!!
    Voglio dedicargli una bella canzone che parla della sua patria d'elezione, l'America, con particolare riguardo per la città di NY che sarà di sicuro la città del suo futuro.
    David Bowie: This is not America. Bellissima canzone.
    Poi gli dedico un'altra canzone che a lui piace di sicuro, anzi, altre due:
    Bee Gees, Stayin alive e poi Miley Cyrus, Used to be young.
    Buon compleanno Fabio!

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    1. Zietta grazie mille!
      Adoro "This is not America"è una canzone cosi bella e malinconica.Non parliamo di "Stayin Alive",sfondi una porta con me.
      Ps mi piace molto l'ultima canzone di Miley.

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  8. Ripensandoci: ci sarebbe un'altra song della Miley che sicuramente al nipote piace di più di Used to be young, si chiama Jaded, è una meraviglia di canzone ma il video è troppo scandaloso per gli occhi innocenti del giovane e mette a rischio le sue diottrìe residue....

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    1. Zietta come lo sapevi,hahaha
      SI comunque nel video MIley emana una certa eroticità..
      Madonna quanto è bella e bona!

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  9. https://www.pinterest.it/pin/132715520256699989/
    Per ringraziare la zietta delle dediche.

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    1. Guarda questa: è quasi sconosciuta, è difettosa, ma è bellissima: quel muro gli donava...
      https://www.pinterest.it/pin/52776626868143421/

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  10. Song for tonight: Uno dei tanti Michael che amo, Mike Stype e i REM che cantano Losing My religion, un'altra delle mie top 10 songs of all times

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  11. E che dire dei REM con Mike Stipe che canta al modo di Jim Morrison dei Doors?
    REM - Gloria.

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  12. Buongiorno a Fabio e a tutti quelli che leggono.
    Stamattina ho una bella canzone che ho ascoltato e amato da quando avevo vent'anni ma non ero mai riuscita a sapere il titolo nè il nome del cantante. Va ancora spesso su Radio Capital, ma lì gli speackers hanno il brutto vizio di non dire mai i titoli dei pezzi che mandano, preferendo parlare tra loro di cazzate che sembrano ragazzini delle medie in gita, 'sti decerebrati.
    Comunque stamattina ce n'è stato uno che a fine canzone ha brontolato qualcosa che mi è sembrato il nome di un gruppo: Electric......Orchestra. Subito su Youtube e sono bastate quelle due parole confuse a svelare il mistero:
    Electric Light Orchestra (ELO) - il titolo: Evil Woman.
    Finalmente ce l'ho fatta.
    Ho letto la traduzione: il testo è moooolto Jacksoniano, avrebbe potuto cantarla Michael ai tempi d'oro.
    Fabio, te conoscevi questa song del 75?

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    1. Si zietta,la ricordo benissimo.Su Radio Capital spesso mandano la musica della ELO.
      Citerei anche "Last train to london",molto somigliante ad "Off the Wall"nella parte iniziale.

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    2. Siii!!! Last train to London è tra le mie adorate songs dei vecchi tempi, ma giuro che non ricordavo che fosse degli ELO. Forse somiglia a OTW perchè è dello stesso periodo, anzi, dello stesso anno, e in quegli anni la musica era bella, anche la più leggera e spensierata, quella fatta per il sabato sera: boh, sarà perchè eravamo giovani e la vita ancora sorrideva, che ne so...

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